sabato 17 dicembre 2011

Marcia della Pace 1 gennaio 2012 "Educare i giovani alla giustizia e alla pace"

In occasione della celebrazione della Giornata Mondiale della Pace del 1 gennaio 2012 le Associazioni e i Movimenti laicali della diocesi di Lucca vogliono far giungere il loro sostegno alle parole del Papa e alla sua sollecitudine per la pace nel mondo organizzando anche quest’anno la Marcia della Pace del 1° Gennaio.

 La marcia è una tradizione confermata per la nostra città, come lo è in molte altre città d’Italia e del mondo dove Cristiani e credenti di tutte le religioni, ma anche uomini e donne di buona volontà vogliono iniziare l’anno con un passo di pace, convinti che la guerra, la violenza, la divisione tra gli uomini non sono inevitabili.

Il Santo Padre Benedetto XVI ha scelto il seguente tema per la celebrazione della 45ª Giornata Mondiale della Pace: «Educare i giovani alla giustizia e alla pace». Il tema entra nel vivo di una questione urgente nel mondo di oggi: ascoltare e valorizzare le nuove generazioni nella realizzazione del bene comune e nell’affermazione di un ordine sociale giusto e pacifico dove possano essere pienamente espressi e realizzati i diritti e le libertà fondamentali dell’uomo. Risulta quindi un dovere delle presenti generazioni quello di porre le future nelle condizioni di esprimere in maniera libera e responsabile l’urgenza per un “mondo nuovo”. La Chiesa accoglie i giovani e le loro istanze come il segno di una sempre promettente primavera ed indica loro Gesù come modello di amore che rende «nuove tutte le cose». I responsabili della cosa pubblica sono chiamati ad operare affinché istituzioni, leggi e ambienti di vita siano pervasi da umanesimo trascendente che offra alle nuove generazioni opportunità di piena realizzazione e lavoro per costruire la civiltà dell’amore fraterno coerente alle più profonde esigenze di verità, di libertà, di amore e di giustizia dell’uomo.


Il ritrovo è alla Chiesa di S. Andrea, sede della Comunità di S. Egidio, il pomeriggio del 1 gennaio alle ore 16, per poi sfilare per le vie principali della città, fino ad arrivare alla Cattedrale di S. Martino, dove sarà celebrata l’Eucarestia presieduta dall’Arcivescovo.

Sfileranno in silenzio insieme all’Arcivescovo Italo Castellani, religiosi e religiose anche di altre confessioni, le autorità cittadine, i gruppi, movimenti e associazioni della Consulta delle aggregazioni laicali, i giovani della nostra Arcidiocesi, i rappresentanti delle associazioni di volontariato e tutti gli uomini di buona volontà che credono all’annuncio e alla testimonianza della pace.


giovedì 8 dicembre 2011

I laici per la promozione della famiglia: a 30 anni dalla "Familiaris Consortio"

Non c’è nuova evangelizzazione senza famiglia cristiana”. Le parole pronunciate da Benedetto XVI a conclusione dei lavori della XX assemblea plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia dal tema “Orientamenti della Familiaris Consortio e urgenze pastorali di oggi”. Nel trentennale dell’esortazione apostolica post-sinodale di Giovanni Paolo II, l’assemblea ha sottolineato come grazie a essa oggi la Chiesa conosca meglio “la situazione delle famiglie” e “i frutti che la Familiaris Consortio” ha portato in ambito pastorale e civile”. Nel primo caso sono stati redatti direttori di pastorale della famiglia in moltissimi Paesi, sono state costituite commissioni diocesane e parrocchiali, centri di orientamento familiare e molti altri servizi; si sono sviluppati i movimenti familiari di spiritualità e di apostolato; si sono moltiplicate le coppie evangelizzatrici, come gli agenti della pastorale familiare, che a volte hanno mostrato un entusiasmo, una dedizione e una creatività superiore a quella degli stessi preti”. Sta dunque prendendo corpo una pastorale della famiglia continua e graduale, che abbraccia tutte le età della vita. Analogamente in ambito civile c’è stato un notevole incremento dell’impegno dei cristiani, che spesso, come in Italia, si riuniscono in un forum per collaborare più sistematicamente e agire più efficacemente. Altrove si registra la presenza dei Focus group, che sensibilizzano l’opinione pubblica sulle tematiche emergenti di volta in volta, sulla base per lo più di dati sociologici, delle ricerche di settore. Dopo le tre giornate di lavoro si conosce meglio la crisi della famiglia nei vari continenti, le tendenze in atto e le cause. Ma quel che appare più interessante è come davanti a una situazione così problematica, l’assemblea si sia detta unanimemente convinta che la crisi può essere contrastata: “31 Stati degli USA hanno blindato il sistema giuridico contro il matrimonio omosessuale; 18 Stati in Messico hanno fatto lo stesso contro l’ aborto; le istituzioni europee che hanno respinto la pretesa di elevare l’aborto a diritto della donna, come se fosse un bene”. La seconda parte delle conclusioni riguardava gli orientamenti da trarre nell’impegno pastorale e civile. “Si sta passando da una Chiesa di tradizione a una Chiesa di conversione”. E in questa prospettiva si teorizza una pastorale che sia “pedagogia della santità”. Soprattutto ci si attende dai nuovi movimenti che divengano “minoranze creative” e forze trainanti della Nuova evangelizzazione: i pochi per tutti; non gruppi chiusi elitari autoreferenziali, ma che irradiano il vangelo con la testimonianza e si impegnano secondo le loro possibilità nelle iniziative che riguardano i principali capitoli della pastorale familiare oggi: cioè la preparazione matrimoniale, l’annuncio, il contatto con i non credenti e i non praticanti, la vicinanza alle famiglie ferite e alle situazioni irregolari. Infine sono stati indicati alcuni impegni per il dicastero, a cominciare dall’appuntamento di Milano 2012.


(Osservatore Romano, 3 dicembre 2011)